Monitoraggio
del consumo delle droghe d'abuso in Europa mediante analisi dei reflui urbani
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del consumo delle droghe d'abuso in Europa mediante analisi dei reflui
urbani - See more at:
http://www.marionegri.it/mn/it/aggiornamento/focusOn/index.html#articolo
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I risultati del più esteso monitoraggio del consumo di
droghe d’abuso mai effettuato prima in Europa (rilevazioni in 42 città di 21
Paesi europei), analizzando i reflui urbani, sono stati pubblicati oggi, 27 maggio
2014, sulla rivista Addiction e sono riportati nel rapporto annuale 2014
dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (EMCDDA) che
viene presentato oggi a Lisbona.
Il monitoraggio è stato effettuato dall’Istituto Mario
Negri di Milano.
Il metodo utilizzato si basa sulla semplice assunzione che ogni sostanza
ingerita venga metabolizzata, totalmente o parzialmente, nell’organismo ed
escretata come tale o come miscela di metaboliti con le urine. Le acque reflue
che entrano in un depuratore cittadino dopo aver raccolto l’insieme dei reflui
urbani contengono quindi miscele complesse di tutte le sostanze lecite o illecite
ingerite dalla popolazione afferente all’impianto stesso. Misurando i residui
metabolici delle principali droghe d’abuso nelle acque reflue urbane si può
pertanto stimare il consumo di queste sostanze nella popolazione.
Le numerose applicazioni disponibili hanno dimostrato che questo metodo è in grado di fornire regolarmente dati oggettivi più aggiornati rispetto alle indagini epidemiologiche effettuate a livello nazionale a cadenza annuale o biennale, ed è pertanto considerato dall’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (EMCDDA) come metodo complementare ad altre tecniche di monitoraggio utilizzate in Europa, soprattutto per rilevare rapidamente i consumi a livello locale, eventuali cambiamenti nei profili di consumo (localmente e a livello nazionale) o la comparsa di nuove sostanze psicoattive.
Una rete di gruppi di ricerca europei (SCORE network) nata nel 2010 sotto la guida dell’ Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e dell’Istituto Norvegese per la Ricerca sulle Acque (NIVA) ha effettuato le analisi dei reflui urbani di 42 città europee per stimare il consumo delle principali droghe d’abuso nella popolazione. Lo studio è stato condotto prelevando campioni di acque reflue simultaneamente per sette giorni consecutivi nell’Aprile 2012 in 23 città (11 paesi) e nel Marzo 2013 in 42 città (21 paesi) che sono: Bosnia Erzegovina, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Finlandia, Gran Bretagna, Grecia, Croazia, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera I risultati sono poi stati confrontati con i primi dati ottenuti in 19 città (11 paesi) nel 2011. In Italia la città inclusa nello studio è stata Milano.
Le numerose applicazioni disponibili hanno dimostrato che questo metodo è in grado di fornire regolarmente dati oggettivi più aggiornati rispetto alle indagini epidemiologiche effettuate a livello nazionale a cadenza annuale o biennale, ed è pertanto considerato dall’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (EMCDDA) come metodo complementare ad altre tecniche di monitoraggio utilizzate in Europa, soprattutto per rilevare rapidamente i consumi a livello locale, eventuali cambiamenti nei profili di consumo (localmente e a livello nazionale) o la comparsa di nuove sostanze psicoattive.
Una rete di gruppi di ricerca europei (SCORE network) nata nel 2010 sotto la guida dell’ Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e dell’Istituto Norvegese per la Ricerca sulle Acque (NIVA) ha effettuato le analisi dei reflui urbani di 42 città europee per stimare il consumo delle principali droghe d’abuso nella popolazione. Lo studio è stato condotto prelevando campioni di acque reflue simultaneamente per sette giorni consecutivi nell’Aprile 2012 in 23 città (11 paesi) e nel Marzo 2013 in 42 città (21 paesi) che sono: Bosnia Erzegovina, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Finlandia, Gran Bretagna, Grecia, Croazia, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera I risultati sono poi stati confrontati con i primi dati ottenuti in 19 città (11 paesi) nel 2011. In Italia la città inclusa nello studio è stata Milano.
Lo scopo della ricerca era applicare un protocollo comune per valutare le
variazioni geografiche e temporali dei consumi di droghe d’abuso mediante
campagne di monitoraggio consecutive (2011-2013) che includessero molteplici
paesi in tutto il territorio Europeo. Nei reflui urbani raccolti sono state analizzate
tracce di cinque delle principali droghe
d’abuso: cocaina, cannabis,
amfetamina, ecstasy e metamfetamina.
I risultati ottenuti hanno evidenziato la presenza di sostanziali differenze di utilizzo delle varie droghe d’abuso nei paesi analizzati con interessanti trend temporali.
I consumi di cocaina sono risultati più elevati nei paesi dell’Europa occidentale e del Sud (Spagna, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Olanda) rispetto ai Paesi dell’est (Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia) e alla penisola Scandinava. Milano presenta consumi “medi”, simili a Parigi e Copenhagen, inferiori a Zurigo, Anversa, Londra e Barcellona.
I consumi di amfetamina e metamfetamina, sebbene distribuiti in quasi tutti i Paesi analizzati, sono risultati più elevati nella penisola scandinava e in alcuni paesi dell’ est Europa (Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania dell’est). A Milano i consumi di queste sostanze sono bassi e in netto calo dal 2011 al 2012.
I consumi più elevati di cannabis sono stati riscontrati in Olanda, Francia, e Serbia, seguite da Grecia, Spagna e Belgio. – In confronto i consumi di cannabis a Milano risultano piuttosto contenuti.
Cocaina ed ecstasy si confermano droghe “ricreazionali”, con consumi maggiori nel weekend rispetto agli altri giorni della settimana. I consumi di cannabis e metamfetamina risultano invece costanti durante la settimana.
L’Istituto Mario Negri di Milano, in collaborazione con il “Dipartimento per le Politiche Antidroga” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha inoltre attivato un network italiano di 17 città per il monitoraggio delle acque reflue che consente di seguire i profili di consumo delle principali droghe d’abuso a livello nazionale. I risultati di questo studio saranno riportati nella prossima Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia.
I risultati ottenuti hanno evidenziato la presenza di sostanziali differenze di utilizzo delle varie droghe d’abuso nei paesi analizzati con interessanti trend temporali.
I consumi di cocaina sono risultati più elevati nei paesi dell’Europa occidentale e del Sud (Spagna, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Olanda) rispetto ai Paesi dell’est (Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia) e alla penisola Scandinava. Milano presenta consumi “medi”, simili a Parigi e Copenhagen, inferiori a Zurigo, Anversa, Londra e Barcellona.
I consumi di amfetamina e metamfetamina, sebbene distribuiti in quasi tutti i Paesi analizzati, sono risultati più elevati nella penisola scandinava e in alcuni paesi dell’ est Europa (Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania dell’est). A Milano i consumi di queste sostanze sono bassi e in netto calo dal 2011 al 2012.
I consumi più elevati di cannabis sono stati riscontrati in Olanda, Francia, e Serbia, seguite da Grecia, Spagna e Belgio. – In confronto i consumi di cannabis a Milano risultano piuttosto contenuti.
Cocaina ed ecstasy si confermano droghe “ricreazionali”, con consumi maggiori nel weekend rispetto agli altri giorni della settimana. I consumi di cannabis e metamfetamina risultano invece costanti durante la settimana.
L’Istituto Mario Negri di Milano, in collaborazione con il “Dipartimento per le Politiche Antidroga” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha inoltre attivato un network italiano di 17 città per il monitoraggio delle acque reflue che consente di seguire i profili di consumo delle principali droghe d’abuso a livello nazionale. I risultati di questo studio saranno riportati nella prossima Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia.
Articolo tratto dal sito www.marionegri.it
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