lunedì 2 febbraio 2015

MATTARELLA, L'UOMO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO



Abbiamo la falsa credenza che il Presidente della Repubblica debba essere un Leader politico, capace di riempire piazze e di canzonare il popolo. Nulla di più sbagliato (e pericoloso!). Il Presidente ha tutt’altro ruolo, arbitro e garante del rispetto delle regole. Proprio per questo è necessaria una figura che conosca quelle regole.

Sergio Mattarella a pelle non mi entusiasma ma di certo merita rispetto per quella che è la sua storia personale istituzionale e politica. Ogni persona ha infatti una propria storia, della quale molto spesso non conosciamo nulla, ma ciononostante abbiamo la presunzione di dare giudizi, di attribuire etichette.  
E’ democristiano, non è un mai stato un leader, parla poco, ha un aspetto malinconico, guida una panda grigia come i suoi capelli, se non fosse stato per il fratello morto ammazzato non avrebbe fatto carriera e chi più ne ha più ne metta. Siamo amanti del pettegolezzo, non c’è che dire. I nostri giudizi si fermano al gossip e non vanno oltre.

Dicevo, ogni uomo ha una storia che parla per sé. Se ci sforzassimo veramente di leggere la storia di Sergio Mattarella capiremmo che forse si tratta dell’uomo giusto al momento giusto.

E’ anzitutto un uomo, come forse molti di noi non sono. Un uomo che sa cos’è il dolore, quello vero, quella che porta con sé il peso del corpo del fratello Piersanti, giustiziato dalla Mafia. Sono convinto che sia la persona giusta quantomeno per comprendere le sofferenze degli italiani.

E’ poi uno dei maggiori conoscitori della Costituzione italiana e delle Istituzioni. Professore di diritto costituzionale e parlamentare nonché giudice della Corte Costituzionale. Chi meglio di lui potrà garantire il rispetto delle regole e soprattutto fare da contrappeso al Governo e Parlamento?  

Ultimo ma non da ultimo, Mattarella è stato un discreto politico, nulla di eclatante, certo, ma sempre con la schiena dritta (leggasi il caso delle sue dimissioni per contrarietà alla Legge Mammì). Mai colpito da scandali o autore di comportamenti folkloristici. Magari sarà poco conosciuto a livello internazionale, come del resto non lo era Napolitano nel 2006, ma sono sicuro che saprà difendere l'Italia al pari del suo predecessore. Il suo nome è poi associato a due degnissime riforme: l’abolizione del servizio di leva obbligatorio e il Mattarellum, l’ultimo grande sistema elettorale che abbiamo avuto in Italia.
Al netto dei chiacchiericci da bar, dei grillini, dei leghisti, dei Travaglio e compagnia compagnia cantante, Mattarella sarà un grande Presidente, o almeno le premesse per esserlo ci sono tutte.

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