martedì 29 aprile 2014

TORNARE AL MARE

 di GIORGIA MESCHINI

OK, Saul. Prendiamoci questo caffè, di martedi mattina, da vera studentessa, accetto anche un caffè preparato da te, insomma, qualsiasi cosa purché contenga caffeina.
Mi piace da matti l'immagine di Ortona che fa da copertina al tuo blog. Non sarò di quelli così legati alla propria città da non volersene staccare mai, ma ho provato l'angoscia della lontananza dalla mia terra, la provo spesso perchè sono spesso lontano da casa, e non è una bella senzazione.
Ma quello di cui voglio parlare non è la sensazione di soffocamento, incompletezza e disorientamento che mi assalgono dopo mesi in un'altra città. Capita a molti, giovani o meno giovani, che gli studi, il lavoro o gli altri motivi ci portino a prendere treni e a scendere in stazioni diverse. E' normale e giusto tenere le valige sempre pronte ( vi consiglio un articolo di Severgnini a proposito http://www.beppesevergnini.com/2014/04/14/il-porto-non-e-il-mare/ ).
Quello di cui voglio parlare è la gioia del ritorno. Da qualsiasi posto io provenga, che sia stato uno stressante periodo di studio o una meravigliosa vacanza, leggere il cartello "ORTONA" sull'autostrada o alla stazione è sempre un tuffo al cuore. L'emozione più forte si ha quando si rivede il mare per la prima volta. A me capita di rivederlo intorno a Rimini, l'ultima volta stavo per mettermi a piangere. Il blu e l'orizzonte che si riapre e sorride luminoso. Cielo e mare che in alcuni momenti si confondono l'uno con l'altro.
Quando sto per arrivare e sono in treno, già al Riccio mi alzo e vado vicino alla porta: tra una galleria e l'altra c'è un istante in cui, guardando in alto, si intravede il Castello sotto un'angolazione unica. Scendendo dal treno l'aria umida dal sapore salmastro mi investe e sento i polmoni che tornano a riempirsi, il sangue che scorre e i muscoli che si sciolgono. Rivedendo i prati e i campi sulla strada per casa mi sembra di riscoprire colori che avevo dimenticato, il verde è più verde, il giallo più giallo, tutto è più vero e più bello.
A Ortona, guardare le luci dell'Orientale dal molo, al tramonto o la sera, e il loro riflesso sull'acqua dell'Adriatico, mi dà la consapevolezza che la vita tranquilla e sicura di questo luogo è sacra ed è sempre qui ad aspettarmi.

Concludo con una citazione di Paolo Cevoli:

"Il mare. Oh, quando uno è nato in riva al mare come me, come fa senza il mare? Quelli che son nati in riva al mare ci manca un lato. Hanno il didietro, i due difianchi e il davanti niente. Ti manca il davanti. E hai la testa aperta. Il mare".






lunedì 28 aprile 2014

ORA TOCCA A TE !

Il BAR DELLA BARDELLA nasce come luogo virtuale di incontro e scambio di opinioni, proprio come se fosse un vero bar. Un posto con un bancone, una lista eterogenea di drink e di argomenti sui quali discutere.
Il barman ha  i suoi privilegi, naturalmente - come buttare fuori chi importuna o imporre a certi avventori di abbassare la voce - ma ogni "cliente" può sostanzialmente dire quello che vuole, se lo vuole. 
A volte posso parlare dei miei progetti, a volte parlare dei progetti di altri. Dunque, signori, fatevi avanti. Se avete qualcosa da comunicare, volete parlare di una vostra idea o semplicemente volete scrivere solo per il gusto di farlo, qui troverete la porta aperta. Entrate ed accomodatevi. Come se foste a casa vostra. Come se foste sullo sgabello di un Speakers corner.





sabato 26 aprile 2014

IO LA TROVERO', STORIA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO




Da qualche giorno ho finito di leggere “IO LA TROVERÒ”, il nuovo giallo di Romano De Marco, edito da Feltrinelli Fox Crime, ed ho avuto la conferma di come in breve tempo Romano si stia affermando nel panorama nazionale tra i più bravi scrittori in circolazione. Nulla da invidiare ai “grandi” giallisti.
Le pagine scorrono via incessantemente, i ritmi velocissimi e incalzanti impressi all’azione creano quella suspense micidiale capace di tenerti incollato al libro per ore.
E poi, quando finisce, un senso di dispiacere ti pervade perché ormai quei personaggi che, per qualche giorno erano diventati i tuoi compagni di viaggio, prendono altre strade e ti lasciano li, interdetto, tra i tuoi pensieri.
Questo è il segreto per capire quando un libro abbia avuto successo. Al di là (ed oltre) delle copie vendute.
Se poi si tratta di Romano, le due cose vanno a braccetto facendo di lui un predestinato della scrittura.
Continua cosi!

venerdì 25 aprile 2014

RIAPRE IL BAR DELLA BARDELLA




A distanza di due anni riapre il Bar della Bardella 2.0.
Uno spazio ideale dove poter scrivere in libertà ciò che mi pare e quando mi pare. 
Uno blog dove condividere e scambiare opinioni, proprio come se fosse un bar, con la particolarità che il caffè ve lo dovrete fare da soli. La data del 25 Aprile non è un caso.
Non so ancora quale direzione imprimere al blog, lo scoprirò strada facendo.

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