giovedì 15 maggio 2014

BANDIERA BUUH

di SAUL MONTEBRUNO
E' di qualche giorno fa la notizia che Ortona non ha confermato, per il 2014, la bandiera blu e come sempre, sulle questioni poco serie, i cittadini si strappano le vesti.
Si, la questione per me è davvero poco seria. Anzi, diro di più: menomale che non l'abbiamo ripresa e di questo ne sono davvero felice.
 Non sono certo io a dovervi spiegare come vengono assegnati questi riconoscimenti ( li trovate in maniera dettagliata su www.bandierablu.org), basterà qui ricordare che la FEE, titolare dell'attribuzione delle bandiere blu, non è una società pubblica ma una fondazione e che tra i principali criteri seguiti dalla stessa ci sono: qualità delle acque marine, depurazione delle acque refluee, gestione dei rifiuti, servizi e sicurezza sulle spiagge.
Ma non è tutto. Pur rispettando alla lettera i requisiti richiesti, è necessario un quid pluris di non poco conto per ottenere la bandiera blu: bisogna pagare una cifra che varia dai 10.000 ai 15.000 euro. SIC!
Sostanzialmente si tratta di comparare, e solo per un anno, il riconoscimento. Questo è per me il primo elemento di non serietà. I requisiti "tecnici" sopra citati passano in secondo piano. Prima pagare moneta, poi vedere cammello.
Ma quandanche il sindaco (o chi per lui) avesse comprato, per l'ennesimo anno, la bandiera blu, siamo sicuri che la nostra qualità della vita sarebbe migliorata?
A chi crede che la bandiera blu sia uno strumento di richiamo turistico desidero rivolgere alcune semplici domande. 
1) Cosa ce ne facciamo di una bandiera blu se siamo il Comune che “ospita” sul suo territorio il fiume Moro, Saraceni e Arielli, i più inquinati d’Abruzzo ?
2) Cosa ce ne facciamo della bandiera se per larghi tratti il nostro mare è interdetto alla balneazione proprio per la pessima qualità delle acque?
3) Cosa ce ne facciamo di questa bandiera se abbiamo un porto commerciale che opera prevalentemente con il petrolio?
4) Cosa ce ne facciamo della bandiera se in almeno la metà delle contrade ci sono discariche abusive a cielo aperto? Stessa discorso vale per le spiagge libere.
5) Cosa ce ne facciamo della bandiera blu se sul nostro territorio abbiamo rispettivamente la più grande discarica d’amianto della Regione e la centrale Turbogas?
6) Cosa ce ne facciamo della bandiera blu se non siamo in grado di accogliere degnamente i turisti che vengono da noi?
7) Cosa diremo ai turisti quando scopriranno che abbiamo sì la bandiera blu ma non siamo stati in grado di preservare il nostro unico ed ultimo trabocco?
Di domande come queste e di problemi come quelli elencati ce ne sono ancora a bizzeffe. Ma nonostante tutto c’è chi preferisce pagare (e ahimè sono la maggioranza) per avere un falso riconoscimento piuttosto che destinare quei soldi alla bonifica del territorio o al ripristino di qualche depuratore.
Vogliamo apparire belli agli occhi del mondo senza guardarci allo specchio. Siamo come una macchina lucente ma vecchia e piena di merda all’interno. Quel che importa è apparire belli. Viaggeremo sicuri finché il motore non si ingolferà, poi saremo costretti ad aprire la porta e scendere. E non ripartiremo più.
Per fortuna che quest'anno non sarà cosi. Non mi illudo certo che i tanti problemi verranno risolti, ma almeno abbiamo risparmiato un pò di soldi.
Discarica di amianto
Foce del fiume MORO

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